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Cambiamenti climatici: quali rischi per la salute?

Cambiamenti climatici: quali rischi per la salute?

Le condizioni ambientali influenzano la qualità di vita e la salute degli individui. E’ sempre più diffusa la consapevolezza dei rischi che possono emergere, per esempio, da una scarsa qualità dell’acqua o dall’alta concentrazione di sostanze inquinanti nell’aria, e i dati parlano chiaro: l’inquinamento dell’aria è causa, ogni anno, di circa 1,3 milioni di decessi nel mondo. Una recente revisione di un migliaio di ricerche scientifiche svolta dall’International Agency for Research on Cancer (IARC), agenzia specializzata dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha classificato l’inquinamento atmosferico tra le cause principali del cancro ai polmoni [1]; un quarto dei decessi di bambini a livello mondiale sono attribuibili ad ambienti insalubri e insicuri.

Se l’esposizione a varie forme di inquinamento fa ormai parte dei rischi per la salute riconosciuti anche dai non esperti, è meno immediato cogliere gli impatti che il fenomeno dei cambiamenti climatici può avere sul nostro benessere e sulla nostra salute. Gli studi sull’argomento ci dicono che gli effetti del clima che cambia hanno un bilancio negativo sulla salute: secondo Lancet, una delle più importanti riviste in campo medico, i cambiamenti climatici hanno la potenzialità di diventare la più grande minaccia del ventunesimo secolo alla salute globale [2].

Il clima in trasformazione influenza infatti diversi elementi che, dal punto di vista sociale e ambientale, hanno impatti sul nostro benessere: aria pulita, acqua potabile, cibo sufficiente e rifugi sicuri. I rischi per la salute legati ai cambiamenti climatici sono numerosi, e sono legati principalmente all’aumento dell’intensità di estremi climatici (in particolare le ondate di calore, che contribuiscono al peggioramento di malattie cardiovascolari e respiratorie, soprattutto tra gli anziani), eventi meteorologici estremi,effetti sull’approvvigionamento di acqua e cibo e trasmissione di malattie.

Ad esempio, a causa dei cambiamenti climatici, la popolazione a rischio malaria in Africa crescerà di 170 milioni entro il 2030 e quella a rischio dengue, malattia anch’essa trasmessa da una zanzara,  di 2 miliardi entro il 2080 [3]. Le inondazioni più frequenti potranno intensificare la contaminazione delle riserve di acqua potabile, con i conseguenti rischi sulla salute di chi da quell’acqua dipende. In altre regioni del mondo, la siccità in aumento minaccerà la sicurezza alimentare.

A questi elementi, come ricorda l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), si aggiungono effetti indiretti come l’instabilità economica e il potenziale aumento dei conflitti legati alla scarsità delle risorse, che hanno conseguenze sul piano della sicurezzae dell’equità, oltre ad essere fattori determinanti nelle migrazioni climatiche.

Le comunità dei Paesi in via di sviluppo sono, già oggi, le più esposte e vulnerabili alle malattie e agli eventi meteorologici estremi favoriti dai cambiamenti climatici. Dalla figura 1 emerge graficamente (la dimensione dei continenti riflette le emissioni di gas ad effetto serra nella parte sopra, e la mortalità in quella sotto) il grande divario tra le zone del mondo principalmente responsabili dei cambiamenti climatici in atto (per la quantità di gas serra immessi in atmosfera) e le zone del mondo che ne pagano le conseguenze in termini di mortalità.

Cambiamenti climatici-quali rischi per la salute

Figura 1 – Emissioni cumulative di gas serra in atmosfera (2002) / Stime sulla mortalità dovuta ai cambiamenti climatici (2000)

L’OMS ha rilevato che 400.000 dei decessi verificatisi nell’anno 2010 possono essere attribuiti ai cambiamenti climatici. Ci si aspetta un significativo incremento di questo numero entro il 2030. Sempre secondo l’OMS, i cambiamenti climatici sono da considerare i responsabili del 3,8% delle morti verificatesi nel 2004 da febbre gialla nel mondo, del 3% di quelle legate a diarrea, e del 3% di quelle da malaria[4].

Il problema non tocca solo le terre esotiche: le ondate di calore del 2003 hanno causato in Europa circa 70.000 decessi [5]. Uno studio recentemente pubblicato su Nature Climate Change e condotto dal Dipartimento di Sanità Pubblica e Medicina Clinica dell’Università di Umea (Svezia) sulla città di Stoccolma stima che la mortalità dovuta a ondate di calore tra il 1980 e il 2009 sia stata doppia rispetto a quanto sarebbe avvenuto senza l’influenza dei cambiamenti climatici. Inoltre, secondo lo studio, i più frequenti episodi di freddo intenso dovuti all’intensificarsi degli estremi climatici (eventi di freddo e caldo intensi) hanno contribuito ad un leggero aumento delle morti durante i mesi invernali.[6]

Il tema dell’impatto dei cambiamenti climatici sulla salute umana ha infinite sfaccettature e sta conquistando una posizione di rilievo nella ricerca internazionale.L’International Center for Climate Governance sta indagando l’argomento, in particolare in relazione alle sue implicazioni economiche e all’urgente azione che viene richiesta al mondo della policy per affrontare questa trasformazione che tocca da vicino le nostre vite. Nel corso del 2014, il Centro realizzerà diverse iniziative per migliorarne la comprensione, inserendo il tema “Clima e Salute”  tra i nuovi Hot topics ICCG che saranno attivati nel corso dell’anno.

 

Maggiori informazioni:

Fonte: .carlocarraro.org

Centro per un Futuro Sostenibile Via degli Zingari, 15 - 00184 Roma (tel. +39 06.87570009)